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La “Bella de’ Roma”

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Alla scoperta di una piccola coupè realizzata in esemplare unico all’inizio degli Anni Sessanta.

Ha circa sessanta anni, ma il suo fascino è ancora intatto. E non potrebbe essere altrimenti, visto che è un esemplare unico.  Parliamo della ARS (Automobili Sportive Romane) modello U1 ovvero esemplare unico, altrimenti nota come “Bella de’ Roma”, ispirandosi forse all’omonimo film del 1955 con Alberto Sordi e Silvana Pampanini.

Fu fatta costruire all’inizio degli Anni Sessanta da Giulio Pasquali Coluzzi, un ingegnere di Carpineto Romano che, dopo aver fatto una piccola fortuna emigrando in Venezuela, fece ritorno a Roma e in previsione del suo cinquantesimo compleanno decise di regalarsi un’automobile sportiva fatta su misura. Le sue conoscenze nel settore della meccanica industriale e di precisione lo misero in contatto con l’ingegner Carlo Gianini (con una “n” sola, n.d.r.) e nel giro di un paio d’anni il suo sogno divenne realtà.

Senza limiti di tempo nè di peso (non era previsto alcun impiego agonistico) né tantomeno di spesa, il progettista potè appoggiarsi a quelli che riteneva i migliori specialisti che all’epoca operavano nella Capitale. La costruzione del telaio a traliccio tubolare in acciaio al cromo-molibdeno fu affidata a Bruno Patriarca, il “Mago di San Giovanni”, mentre per il propulsore si affidò ai fratelli Attilio e Domenico Giannini che qualche anno prima avevano approntato nella loro officina un kit di elaborazione del 4 cilindri bialbero tipo 750E della Giulietta Sprint Veloce che portava la cilindrata dai 1.290 cc originali a 1.481 cc e la potenza da 90 CV a 130 CV. Per le altre componenti il progettista si affidò a quanto di meglio riuscì a reperire sul mercato: cambio a 5 marce della Giulietta SS, differenziale della Lancia Aprilia, sterzo a cremagliera della MG A Twin Cam,  freni a disco Dunlop, servofreno Bendix, ruote a raggi Borrani Rudge, strumentazione Jaeger, volante Nardi.

Per la realizzazione della carrozzeria si affidò ad Angelo ed Enzo Filacchione, due giovani artisti battilastra che erano fatti conoscere per alcune carrozzerie speciali e da competizione. Alla fine, il 12 Ottobre 1963, tre giorni prima del cinquantesimo compleanno di Giulio Pasquali Coluzzi, l’esemplare unico della ARS U1 fu immatricolato con targa Roma 673546.

 

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